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Passata la bufera del 1840, Casa Rothschild tornò a occuparsi dei grandi problemi finanziari e politici, non dimenticando di aumentare il proprio lustro nella società nobiliare di mezza Europa, soprattutto a Parigi, ove James già da molto tempo aveva intrecciato relazioni di amicizia con i grandi artisti dell’epoca e il fior fiore della nobiltà… … …
… … …Frattanto, nel resto d’Europa, la politica finanziaria dei fratelli Rothschild continuava imperterrita a procacciarsi affari seguendo i loro vecchi princìpi oramai collaudati da circa cento anni. Per esempio, a Francoforte, essi avevano oramai surclassato la banca Bethmann, in Austria il Metternich si fidava solo della Banca Rothschild (anche se per affari di minor conto si rivolgeva ad altre banche di minor prestigio). Addirittura, Egone spiega che «il Metternich ha, soprattutto in Salomone personalmente, tale fiducia da accordargli persino il controllo sulle altre banche con le quali l’Austria è in rapporto. Le relazioni personali tra loro due sono eccellenti. […]. Passando sopra il fatto che Salomone è israelita, gli si conferisce la cittadinanza onoraria di Vienna. Gli si permette di acquistare liberamente tenute e signorie, con fontane, laghetti, cascate, cigni, grotte e parco di selvaggina. Salomone diventa così, a un tratto, uno dei maggiori proprietari terrieri» (cit., p. 367-368).
Tuttavia, tutto questo splendore fece nascere una sorda invidia verso la famiglia di Francoforte: «Vero è che lo sfarzo col quale Salomone suole ora viaggiare non può fare a meno di suscitare irritazioni; infatti, esso si avvicina quasi a quello di un sovrano» (Egone, cit., p. 369).
Anche in Francia il Regno era legato a doppio filo con la finanza diretta da James Rothschild. Luigi Filippo ricorreva abitualmente a Casa Rothschild non solo in materia finanziaria ma manche in quella diplomatica… … …
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